L’abbondanza è un accorgimento molto importante in tipografia spesso trascurato dai grafici poco esperti e in particolare da quelli che si interfacciano poco con le tipografie e quindi non hanno modo di conoscere più a fondo le problematiche legate alla stampa.
Se vogliamo che il nostro progetto sia perfetto e venga stampato in modo corretto dobbiamo aggiungere l’abbondanza e includerla nelle fasi preliminari del lavoro. Gli unici casi in cui l’abbondanza può risultare superflua sono per la stampa di lavori che non prevedono la stampa al vivo dei fogli.
Di seguito vediamo la finestra delle impostazioni di un nuovo documento di Adobe Indesign dove possiamo aggiungere alla misura di pagina al vivo 2 o più mm di abbondanza. Per le pubblicazioni a più pagine, libri, cataloghi ecc… , può essere opportuno impostare 0mm nel campo Interno e 2 o più negli altri campi.
L’abbondanza è un’area di ca. 2 millimetri – indicata in rosso nell’immagine – che si aggiunge a ogni lato e facciata dello stampato. Per fare un esempio, un biglietto da visita che normalmente misura 55×85 mm, con l’aggiunta dell’abbondanza misurerà 59×89 mm, così da poter stampare correttamente tutti gli elementi che si estendono fino al vivo delle due facciate. Quindi, l’immagine sul retro al vivo sui 4 lati e la fascia verticale sul fronte del bigliettino che si estende fino ai lati superiore e inferiore.
Perché aggiungiamo questo spazio extra di stampa? Perché i biglietti da visita – ma anche la maggior parte dei prodotti – sono stampati in più copie, affiancate sullo stesso foglio di carta, la plancia. Una volta stampati, tutti i fogli vengono prima tagliati lungo gli indicatori di taglio (in arancio nell’immagine), poi sovrapposti e rifilati lungo gli indicatori di pagina al vivo (in nero nell’immagine). Così facendo i biglietti saranno portati tutti esattamente alla stessa misura e la stampa non presenterà difetti di allineamento.
Ma in realtà non è così. La stampa off-set e quella digitale hanno tecnologie e livelli di accuratezza differenti. La stampa off-set è in assoluto più precisa ma è preferita per la stampa di tirature elevate e tempi di consegna meno rapidi, mentre quella digitale è adatta per le basse tirature e consegne più veloci. Con la stampa off-set i fogli possono spostarsi e ruotare di qualche decimo di grado e finanche espandersi leggermente in seguito all’assorbimento da parte della carta di acqua o alcol durante la stampa. Con la stampa digitale il trascinamento della carta può comportare un diverso allineamento, un fuorisquadro (rotazione) e anche una deformazione causata dal calore del gruppo fusore del toner. Queste problematiche si traducono in piccole differenze, nell’ordine di 1-2 mm o 0,2 decimi di grado, che fanno si che i fogli stampati risultino essere tutti leggermente diversi.
Prendiamo ad esempio due biglietti stampati senza includere l’abbondanza. Dovendo tagliare la carta esattamente nel punto in cui le due immagini sono adiacenti non riusciremmo a essere precisi perché oltre alla centratura del taglio, i fogli non sono identici, ne perfettamente allineati. Il taglio con molta probabilità sarà leggermente spostato a sinistra o destra e avremo quindi un problema estetico evidente. Su uno dei due biglietti da visita vedremo parte dell’immagine di quello adiacente. Avremo quindi due alternative, salvaguardare la misura dello stampato e ignorare il problema estetico o rifilare ulteriormente il biglietto portandolo a una misura inferiore rispetto a quella progettata, ca. 53×83 mm invece di 55×85 previsti.
La soluzione corretta è nell’uso dell’abbondanza. Quando stampiamo i due biglietti includendo l’abbondanza, naturalmente avremo lo stesso inconveniente con la stampa ma avendo previsto uno spazio extra possiamo tagliare prima e rifilare poi il prodotto preservando oltre all’aspetto estetico, le misure corrette previste.
L’abbondanza è un accorgimento molto importante in tipografia spesso trascurato dai grafici poco esperti e in particolare da quelli che si interfacciano poco con le tipografie e quindi non hanno modo di conoscere più a fondo le problematiche legate alla stampa.
Se vogliamo che il nostro progetto sia perfetto e venga stampato in modo corretto dobbiamo aggiungere l’abbondanza e includerla nelle fasi preliminari del lavoro. Gli unici casi in cui l’abbondanza può risultare superflua sono per la stampa di lavori che non prevedono la stampa al vivo dei fogli.
Di seguito vediamo la finestra delle impostazioni di un nuovo documento di Adobe Indesign dove possiamo aggiungere alla misura di pagina al vivo 2 o più mm di abbondanza. Per le pubblicazioni a più pagine, libri, cataloghi ecc… , può essere opportuno impostare 0mm nel campo Interno e 2 o più negli altri campi.
L’abbondanza è un’area di ca. 2 millimetri – indicata in rosso nell’immagine – che si aggiunge a ogni lato e facciata dello stampato. Per fare un esempio, un biglietto da visita che normalmente misura 55×85 mm, con l’aggiunta dell’abbondanza misurerà 59×89 mm, così da poter stampare correttamente tutti gli elementi che si estendono fino al vivo delle due facciate. Quindi, l’immagine sul retro al vivo sui 4 lati e la fascia verticale sul fronte del bigliettino che si estende fino ai lati superiore e inferiore.
Perché aggiungiamo questo spazio extra di stampa? Perché i biglietti da visita – ma anche la maggior parte dei prodotti – sono stampati in più copie, affiancate sullo stesso foglio di carta, la plancia. Una volta stampati, tutti i fogli vengono prima tagliati lungo gli indicatori di taglio (in arancio nell’immagine), poi sovrapposti e rifilati lungo gli indicatori di pagina al vivo (in nero nell’immagine). Così facendo i biglietti saranno portati tutti esattamente alla stessa misura e la stampa non presenterà difetti di allineamento.
Ma in realtà non è così. La stampa off-set e quella digitale hanno tecnologie e livelli di accuratezza differenti. La stampa off-set è in assoluto più precisa ma è preferita per la stampa di tirature elevate e tempi di consegna meno rapidi, mentre quella digitale è adatta per le basse tirature e consegne più veloci. Con la stampa off-set i fogli possono spostarsi e ruotare di qualche decimo di grado e finanche espandersi leggermente in seguito all’assorbimento da parte della carta di acqua o alcol durante la stampa. Con la stampa digitale il trascinamento della carta può comportare un diverso allineamento, un fuorisquadro (rotazione) e anche una deformazione causata dal calore del gruppo fusore del toner. Queste problematiche si traducono in piccole differenze, nell’ordine di 1-2 mm o 0,2 decimi di grado, che fanno si che i fogli stampati risultino essere tutti leggermente diversi.
Prendiamo ad esempio due biglietti stampati senza includere l’abbondanza. Dovendo tagliare la carta esattamente nel punto in cui le due immagini sono adiacenti non riusciremmo a essere precisi perché oltre alla centratura del taglio, i fogli non sono identici, ne perfettamente allineati. Il taglio con molta probabilità sarà leggermente spostato a sinistra o destra e avremo quindi un problema estetico evidente. Su uno dei due biglietti da visita vedremo parte dell’immagine di quello adiacente. Avremo quindi due alternative, salvaguardare la misura dello stampato e ignorare il problema estetico o rifilare ulteriormente il biglietto portandolo a una misura inferiore rispetto a quella progettata, ca. 53×83 mm invece di 55×85 previsti.
La soluzione corretta è nell’uso dell’abbondanza. Quando stampiamo i due biglietti includendo l’abbondanza, naturalmente avremo lo stesso inconveniente con la stampa ma avendo previsto uno spazio extra possiamo tagliare prima e rifilare poi il prodotto preservando oltre all’aspetto estetico, le misure corrette previste.
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